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Lo smart working, più volte rivisitato nel periodo emergenziale, presenterà per l’anno 2024 delle novità.
Questo è quanto previsto in un emendamento da Pd e M5S al decreto Anticipi, approvato ieri, 30 Novembre 2023, dalla commissione Bilancio del Senato.
In cosa consistono le modifiche:

GENITORI DI FIGLI UNDER 14
Verrà prorogato il diritto di richiedere di lavorare in smart working, inizialmente previsto fino alla scadenza del 31 dicembre 2023, al 31 marzo 2023.
Slitta quindi di ulteriori tre mesi il diritto al lavoro agile ai lavoratori con almeno un figlio di età inferiore a 14 anni del settore privato. Potranno continuare a svolgere la prestazione in modalità agile per questo ulteriore trimestre, purché soddisfino le seguenti condizioni:
a condizione che nel nucleo familiare non ci sia un altro genitore beneficiario di strumenti di sostegno al reddito, in caso di sospensione o cessazione dell’attività lavorativa e che non ci sia un genitore non lavoratore.
a condizione che tale modalità sia compatibile con le caratteristiche della prestazione, che dunque deve poter essere “smartabile”.

LAVORATORI FRAGILI E SUPER FRAGILI
Per coloro i quali rientrano in queste categorie il diritto allo smart working scadrà con la fine dell’anno.
Sono considerati lavoratori fragili coloro che vengono ritenuti tali dai medici competenti in ragione dell’età o della condizione di rischio derivante da immunodepressione, da esiti di patologie oncologiche o dallo svolgimento di terapie salvavita o, comunque, da comorbilità che possono caratterizzare una situazione di maggiore rischiosità accertata nell’ambito della sorveglianza sanitaria, sempreché tale modalità sia compatibile con le caratteristiche della prestazione lavorativa.
I lavoratori superfragili sono invece coloro che si trovano in una delle fattispecie
contenute nell’elenco previsto dal DM 4/02/2022 emanato ai sensi dell’art. 17, c. 2 del D.L. 221/2021 (L. 11/2022).

A cura di Alice Stevanato

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